Eleganza del Calzaturificio Vicari di Fiesso

Accurata lavorazione manuale, impiego di materiali di primissima qualità, ricerca di avanzati accorgimenti tecnici in grado di offrire il massimo confort, cura dei dettagli associata a un’inesauribile vena creativa: ecco, in poche parole, la filosofia del calzaturificio Sandro Vicari di Fiesso d’Artico. Al timone di comando dell’azienda c’è Placido Sandro Vicari, classe 1938 affiancato dalla figlia Alessandra e dal genero Mario Peghin. Sandro Vicari si ritiene un imprenditore calzaturiero atipico rispetto a gran parte dei colleghi della Riviera del Brenta, in quanto entrato a far parte di questo mondo straordinario non per tradizione di famiglia, ma per innata curiosità, iniziando, nel lontano 1954, presso una locale azienda artigiana. “Il mio primo lavoro era impiegatizio, dovevo fare i pacchi – egli racconta sorridendo – e ricordo che portavo dalla fabbrica al magazzino i pacchi pronti con la carriola”. Erano gli anni del dopoguerra e bisognava guardarsi intorno e darsi da fare. Spinto da tanta forza di volontà, Vicari ha sempre voluto emergere nel mondo professionale. Convinto che chi più sa, più fa, il giovane Sandro decise un giorno di studiare ragioneria a Padova, naturalmente nelle ore serali, perché durante il giorno c’era il lavoro in fabbrica. Il suo impegno e la perspicacia dimostrata negli affari gli valsero in azienda la promozione a responsabile commerciale. Era il 1960. Lo spirito internazionale da sempre innato in lui gli fece intuire le forti potenzialità che la calzatura italiana aveva nei confronti dei mercati esteri. Sviluppò così la commercializzazione del prodotto di importanti calzaturifici del settore del lusso della Riviera del Brenta, fino ad acquisire una posizione di prestigio personale a livello mondiale. Sandro capì l’importanza di conoscere le lingue, ed apprese alla perfezione il tedesco e in seguito l’inglese e il francese. Del periodo trascorso all’estero Sandro Vicari serba un aneddoto relativo ad un incontro per lui illuminante. “Un giorno - egli ricorda – conobbi un commerciante di origine ebraica che mi disse: Tieni presente che quando sai una lingua sei un uomo, se ne conosci due sei un altro uomo, se tre un altro ancora. Questo mi fece capire l’importanza di essere in grado di relazionarsi in tutto il mondo. E mi fece capire anche il valore di una professione, quella del venditore e del rappresentante, sempre considerata di secondo piano nel mondo calzaturiero della Riviera del Brenta che invece, al contrario, si è rivelata fondamentale per il successo mondiale del nostro distretto. Tra queste figure professionali ho conosciuto maestri straordinari che sono ancora per me un esempio e che non dimenticherò mai: gente che mi ha insegnato il valore del saper ascoltare con umiltà perché nella vita, come nel lavoro, c’è sempre qualcosa da imparare, da chiunque”. Nel 1982 ci fu una svolta nella storia imprenditoriale di Sandro Vicari con l’acquisizione di alcune quote del calzaturificio “Linea Wally’s Spa”, aumen- tandole nel 1988 fino ad acquisirne la totalità nel 1995. Impose quindi all’a- zienda - che cambiò ragione sociale a seguito di una controversia sul marchio con Bally International - la sua filosofia: creatività e originalità quali carte vincenti di un prodotto esclusivo, che non è semplicemente “moda”: una cal- zatura in grado di sfidare il tempo con un’eleganza che non conosce mai la dimensione del passato. L’azienda oggi conta 80 dipendenti, escluso l’indotto, e produce per il 40% col proprio marchio Sandro Vicari calzature e borse di lusso per signora vendute nei più prestigiosi negozi del mondo e, per il rimanente 60% per importanti firme della moda internazionale. Il prodotto Sandro Vicari è una calzatura che vuole accompagnare la donna nelle diverse occasioni della giornata, puntando sempre su stile, quali- tà e praticità. Calzature non solo belle, ma anche esclusive e con un carattere tutto italiano. Perché Sandro Vicari è un’azienda radicata nel territorio, che conosce il valore di una creazione nata, prodotta e concepita esclusivamente in Italia. “Non dobbiamo mai dimenticare – ci tiene a sottolineare Vicari – che qui nella Riviera del Brenta noi facciamo le più belle scarpe del mondo. Dobbiamo imparare ad amare il nostro lavoro e le nostre capacità, senza svenderci a nessuno, perché la nostra cultura è la nostra forza”. Sandro Vicari nel corso della sua vita vissuta a 360 gradi (ho sempre lavorato – confida sorridendo - una media di 12 ore al giorno compresi il sabato e la domenica), si è dedicato con passione all’associazionismo e al mondo culturale. E’ stato socio fonda- tore e Presidente per dieci anni dell’As- sociazione Cavalieri della Repubblica di Venezia-Riviera del Brenta; socio fondatore nel 1983 del Rotary club Venezia-Riviera del Brenta; socio dell’A- teneo Veneto di Venezia dal 1989. Tra le onorificenze ricevute, Sandro Vicari cita orgogliosamente il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana, di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Geru- salemme e il nobile premio “Fedeltà al lavoro” consegnato alla presenza dell’ex Arcivescovo di Milano cardinale Dionigi Tettamanzi lo scorso 27 ottobre nel corso di una cerimonia a Vigevano su segnalazione dell’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani. (Diego Mazzetto)
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