Cleto Sagripanti ai vertici Anci
Durante l’assemblea generale dei
soci ANCI, avvenuta lo scorso 9
giugno presso QC Termemilano,
Cleto Sagripanti è stato eletto alla
carica di nuovo Presidente.
Nato a Macerata nel 1971, dopo
gli studi tecnico-economici, Sagripanti
ha iniziato la sua attività
nell’azienda di famiglia, la Manas
Spa di Montecosaro, che dal 1956
è attiva nel settore delle calzature.
Dopo l’incarico di Direttore vendite
e del marketing (rispettivamente
nel 1993 e nel 1995), Cleto Sagripanti
viene successivamente nominato
Direttore generale e, nel 2002,
Amministratore delegato. Le sue
responsabilità al vertice dell’azienda
coincidono con l’inizio di un
significativo trend di crescita, frutto
delle scelte strategiche come la
qualità, la ricerca e l’innovazione
di prodotto, la valorizzazione delle
risorse umane e un nuovo impulso
alla comunicazione e al branding.
Dal 2002 al 2005 Sagripanti è
chiamato a ricoprire il ruolo di
Presidente dei Giovani Imprenditori
dell’ANCI, dopo esserne stato
membro dal 1994 e vice Presidente
dal 1997 al 2001. Durante il suo
mandato egli si è distinto per la difesa
del Made in Italy, l’apertura di
show –room collettivi all’estero, la
promozione di iniziative per far conoscere
il settore nel mercato statunitense,
la realizzazione di corsi
di formazione innovativi e altre
attività di rilievo. L’impegno associativo
di Cleto Sagripanti è poi
proseguito nel 2003, con l’incarico
di Delegato Marche al Consiglio
Interregionale del Centro Italia del
gruppo Giovani Imprenditori di
Confindustria, di vice Presidente
nazionale dei giovani imprenditori
di Confindustria nel 2005 (movimento
guidato da Matteo Colaninno),
con delega all’education e ai
rapporti esterni.
Nel 2007 Sagripanti entra a far
parte della Giunta ANCI e, sempre
in quell’anno, gli viene conferito
dall’Università di Macerata il Premio
di Ateneo, riservato all’imprenditore
più innovativo della regione
Marche. A luglio del 2008, chiamato
dal Magnifico Rettore, Cleto
Sagripanti entra a far parte del Cda
dell’Università di Macerata e, sempre
nello stesso momento, diventa
membro del Cda dell’Associazione
MUS-e, progetto multiculturale
europeo presieduto in Italia
dall’imprenditore Riccardo Garrone,
fondato dal violinista e direttore
d’orchestra Yehudi Menuhin,
che si propone di contrastare, attraverso le espressioni artistiche, il
disagio sociale e l’emarginazione
nelle scuole d’infanzia e primarie.
Nel 2008 egli ottiene il prestigioso
incarico di Presidente della Piattaforma
Europea per le nuove tecnologie
per le calzature “Footwear”,
rappresentando l’unico italiano ai
vertici di una Piattaforma Europea.
A questo incarico si aggiunge poi
nel 2009 la presidenza dei Calzaturieri
di Confindustria Macerata, e
la vicepresidenza di Confindustria
Macerata: impegni seguiti dal ruolo
di coordinatore del Comitato
Industria e Innovazione dell’Anci
e culminati con la nomina, il 9
giugno scorso, al vertice dell’Associazione
Nazionale Calzaturifici
Italiani prendendo il testimone da
Vito Artioli.
D’obbligo, a questo punto, la prima
domanda al neo-Presidente su
quali saranno le linee guida che
attuerà nel corso del suo mandato:
“Ciò che più di tutto mi preme
– afferma Sagripanti - è farmi portavoce
dell’eccellenza calzaturiera
italiana diffondendo e difendendo
il valore e la qualità del Made-in-
Italy nel nostro Paese e all’estero.
A questo proposito cercherò di
fare del mio meglio per convincere
le istituzioni e la politica dell’importanza
del settore calzaturiero
e della sua capacità di creare valore
economico per l’intero Paese.
Solo con l’appoggio del Governo
italiano e della Comunità Europea
sarà garantita la salvaguardia del
Made-in-Italy calzaturiero. Inoltre
voglio cercare di dare all’Associazione
un’impronta dinamica
e attiva coinvolgendo i giovani e
avvicinandoli al nostro settore:
abbiamo bisogno della loro creatività
dal carattere tutto italiano per
tornare a realizzare prodotti belli
e originali. Ai giovani dobbiamo
comunicare la passione per il ben
fatto e la capacità di inventare e di
reinventarsi, valori che sono al centro
del mestiere di imprenditore.
E ancora investire sulla comunicazione
con gli imprenditori e con il
grande pubblico, sulla formazione
dei giovani tecnici e su una politica
industriale che metta finalmente
un freno alla dannosa perdita di
manodopera qualificata”.
Un progetto chiaro di salvaguardia
del Made in Italy oltre che di
investimento nel lavoro e nella
creatività per Cleto Sagripanti.
Ma ad ormai quasi tre anni dalla
crisi che ha colpito l’economia
dell’intero pianeta, com’è lo stato
di salute attuale e quali sono
le prospettive future per il settore calzaturiero italiano? “Il 2010
per il settore calzaturiero è stato un
anno di ripresa nel quale sono cresciute
sia la produzione che l’export.
L’Assemblea nazionale dell’ANCI,
tenutasi lo scorso giugno a Milano,
è stata occasione per poter fare il
punto della situazione.
I dati consuntivi 2010 e le indicazioni
sui primi mesi 2011 non lasciano
spazio a dubbi: siamo tornati
a crescere dopo un difficile biennio,
seppur la strada per il completo recupero
sia ancora lunga. Nel 2010
le esportazioni hanno registrato
una ripresa del 15,2% in quantità e
del 13,7% in valore. L’Associazione
si è impegnata fortemente accompagnando
le imprese nel difficile
processo di riposizionamento su
nuovi target di consumo e su nuovi
mercati e sostenendo le vendite
all’estero attraverso manifestazioni
fieristiche, iniziative promozionali
e workshop organizzati in tutto il
mondo. Il mio obiettivo in veste
di Presidente ANCI sarà quello di
proseguire su questa strada, continuando
l’ottimo lavoro svolto dal
mio predecessore Vito Artioli”.
Tutto ciò puntando più sul mercato
interno o sull’export?
“L’export ha di fatto svolto un
ruolo decisivo nel trainare il settore
fuori dalla crisi. In particolare
i mercati di Francia e Germania
dopo un periodo di calo sono finalmente
tornati ad acquistare le
nostre calzature. E poi Russia ed
Estremo Oriente hanno dimostrato
di apprezzare molto l’eccellenza
del Made-in-Italy. Grande successo
hanno infatti avuto le diverse manifestazioni
fieristiche organizzate
in collaborazione con ICE, partner
importante per la promozione sui
mercati esteri: Obuv’ Mir Koži e
Shoes From Italy a Mosca, Moda
Made In Italy a Monaco, Mostra
Della Calzatura Italiana a Almaty,
Shoes From Italy a Pechino, Hong
Kong e Tokyo e molte altri eventi
che contribuiscono a promuovere e
rafforzare il business e l’immagine
del Made-in-Italy calzaturiero nel
mondo.
Il nostro obiettivo ora è cercare di
frenare le importazioni e dare nuovo
vigore al mercato interno che,
sebbene sia stato toccato meno duramente
dalla crisi, probabilmente
necessiterà di tempi di recupero
più lunghi. Per raggiungere questo
scopo è necessario fare sistema investendo
sui marchi e sviluppando
servizi e innovazione. Senza contare
che ciò ci permetterebbe di riassorbire
manodopera invertendo
il trend che negli ultimi anni ha
determinato un calo dell’occupazione”.
(Diego Mazzetto)