Scarpe, prosegue monitoraggio su Cina e Vietnam
Una buona notizia arriva da Bruxelles: la Commissione Europea ha esplicitamente
assicurato un sistema di monitoraggio su base settimanale delle
importazioni di calzature in pelle da Cina e Vietnam. Le misure antidumping
in vigore sono infatti in scadenza in queste settimane.
“La Commissione UE si è impegnata ad accertare che le autorità cinesi e vietnamite
agiscano secondo gli standard internazionali, assicurando pratiche
commerciali e competitive rispettose delle regole e, al contempo, garantendo
alle calzature europee un accesso paritario ai rispettivi mercati - afferma
Vito Artioli, presidente Anci e della Confederazione Europea dell’Industria
della Calzatura - La Commissione pertanto porterà la questione ai massimi
livelli delle autorità cinesi e vietnamite nel corso di incontri trimestrali. La
scadenza dei dazi antidumping contro le importazioni cinesi e vietnamite
per le calzature in pelle, prevista per il 31 marzo 2011, non ci farà abbassare
la guardia.”
I dazi antidumping imposti sulle importazioni di calzature in pelle cinesi e
vietnamite sono infatti equi, legali e strettamente necessari per ripristinare
condizioni competitive negli scambi. Tuttavia oggi, in un clima politico
non favorevole ai produttori e diverso al dicembre 2009 quando erano state
rinnovate le misure antidumping, l’impegno della Commissione Europea
a favore di un commercio equo e competitivo, va sostenuto e per questo
vanno verificate le reali intenzioni di questi due paesi produttori. Se il dumping
continuerà e verrà accertato, la Commissione è già pronta per applicare
nuovi dazi antidumping.
La Cec, a conclusione di una serie di riunioni con l’ufficio del commissario
europeo per il commercio Karel De Gucht, sottolinea che in questo modo
si dovrebbero scongiurare nuovi casi di dumping e che in questo senso ha
deciso di astenersi dal chiedere la riapertura dell’indagine volta a valutare
la persistenza di pratiche sleali su tali calzature. Qualora ciò non dovesse
succedere, Anci e Cec si attiverebbero perché la Commissione avvii azioni
puntuali e immediate a tutela dell’industria calzaturiera europea.
(Federico Lovato)