Milano Moda Donna
Se il cambiamento ci doveva essere,
possiamo affermare che c’è stato, eccome!
Davvero altissime sono state
sin dal principio le numerose aspettative
nei confronti di questa fashion
week milanese, sia per gli investimenti
in termini economici fatti da parte
del Comune di Milano, sia per i
cambiamenti organizzativi avvenuti e
quindi anche per la sperimentazione
di tutto ciò che questo ha comportato.
Un’ardua scommessa forse? Assolutamente
sì e sotto vari punti di vista!
Soprattutto da parte delle istituzioni,
sia nei confronti degli stilisti, che in
quelli di una corposa stampa nazionale
ed internazionale. Quest’ultima
molto curiosa del risultato finale del
progetto, ma soprattutto con una forte
predisposizione alla critica, anche
se fortunatamente ha dato largo riconoscimento
anche ai meriti. Il tutto
indirizzato ad un pubblico davvero
entusiasta delle varie iniziative offerte
dal calendario di Milano Moda
Donna e con una grande voglia di essere
coinvolto da quel mondo sempre
fortemente limitato agli esperti del
settore, ma che ancora una volta ha
voluto aprire le sue porte e farsi scoprire.
La giornata inaugurale di inizio
fashion week è stata senz’altro martedì
21 settembre, durante la quale
numerosi eventi hanno animato il
quadrilatero della moda milanese.
A cominciare dalla riapertura della
storica boutique Larusmiani che per
l’occasione si è “messa a nuovo” con
un’importante ristrutturazione degli
interni, il lancio della nuova linea
donna e la presentazione del suo nuovo
direttore creativo. Il tutto supportato
dalla presenza del Patron della
maison, Guglielmo Miani, diventato
recentemente anche il Presidente
dell’Associazione di Via Montenapoleone.
A seguire c’è stato l’evento “Grand
opening, Milano loves fashion”, riservato
ai selezionatissimi ospiti del sindaco
Letizia Moratti e l’assessore Terzi
al teatro La Scala, per assistere ad
un meraviglioso spettacolo di danza
con protagonista il ballerino Roberto
Bolle. Al termine del balletto, gli
ospiti si sono trasferiti presso Palazzo
Marino per il Charity Party by Coca
Cola “Tribute to fashion”, durante il
quale sono state messe in mostra le
bottiglie della nota bibita formato
extra-large e reinterpretate dagli stilisti
dei brand Emporio Armani, Gianfranco
Ferrè e Salvatore Ferragamo.
Le collezioni primavera/estate 2011
sono salite in passerella mercoledì 22
settembre. Primo fra tutti Angelo Marani,
seguito da Paola Frani, gli New
Upcoming Designers di Camera Nazionale
della Moda, Miss Bikini, Rocco Rocco
Barocco, Gucci, John Richmond,
Alberta Ferretti, N°21, Francesco
Scognamiglio e Henrik Vibskov.
Serata di gala all’imbrunire con
l’evento inaugurale della settimana
della moda presso Palazzo Morando,
con la festa organizzata in
onore di Anna Wintour, Direttore
Vogue America, per la presentazione
dei finalisti di “Who’s on Next”
il concorso per nuovi talenti ideato
ed organizzato da Franca Sozzani,
Direttore Vogue Italia. A seguire festa
firmata Mercedes Benz, sponsor
ufficiale dell’intera fashion week. In
contemporanea l’evento Gucci con la
presentazione dell’entrata del brand
in forma di “collaborazione” nel settore
nautica.
Giovedì 23 è stata la volta delle griffe
Sportmax, Frankie Morello, Fendi,
Ermanno Scervino, D&G, Haute,
Krizia, Luisa Beccaria, Prada, Daniela
Gregis, Maurizio Pecoraro, Jo
No Fui e Lorenzo Riva. Il vernissage
Kostantin Siegel, l’opening della
boutique Alberta Ferretti e l’evento
“Music meets Fashion – Around the
world Festival Mito, closing party”,
sono stati gli happening che hanno
animato la serata.
Venerdì 24 è toccato invece a Moschino,
Gaetano Navarra, Antonio
Marras, Etro, Blugirl, Gianfranco
Ferrè, Massimo Rebecchi, Versace,
Gabriele Colangelo, C’N’C Costume
National.
Durante la serata imperdibili sono
stati i vari eventi organizzati ad hoc,
a cominciare da quello firmato Vogue
Gioiello “Thirty years of golden
dreams”; “Celebreting 125 years of
style” by Gherardini in Triennale e
“Fun night, fun yourself ” by Pianura
Studio.
Sabato 25 ad essere protagoniste sono
state le griffe Bottega Veneta, Emporio
Armani, Mila Schon, Max Mara,
Blumarine, Jil Sander, Just Cavalli,
Albino, Emilio Pucci, Roberto Musso,
Moschino Cheap&Chic. La notte
è stata animata dall’inaugurazione
della nuova boutique di Mila Schon;
il cocktail “La Perla, lace night” e
l’evento “The scent of the future” by
Vogue Italia.
Domenica 26 si sono esibite
le griffe Marni, Byblos, Brioni,
Dolce&Gabbana, Marco de Vincenzo,
Missoni, Versus, Salvatore Ferragamo,
Aquilano, Rimondi e Ter Et
Bantine. Di sera spazio alle danze con
l’evento “Bulgari presents Matthew
Williamson’s accessory capsule collection”
e quello successivo dedicato
a Neiman Marcus group.
Conclusione in pieno stile con le
sfilate di lunedì 27 grazie alle griffe
Dsquared2, Les Copains, Roberto
Cavalli, Laura Biagiotti, Iceberg,
Giorgio Armani, Anteprima, Silvio Betterelli e Sergio Zambon. Solo due
le griffe dell’ultimo giorno, martedì
28, Aigner e 1° Classe Alviero Martini.
Una fashion week mai come questa
volta organizzata in maniera così eccellente,
che ha visto ben 78 sfilate per
71 marchi, dei quali 17 hanno sfilato
all’interno del Milano Fashion Hub,
54 hanno sfilato in esterno e 7 sfilate
doppie (per stampa e buyers).
Un calendario quasi impeccabile sia
per numero di sfilate al giorno, sia
per orari (durante i quali si sono viste
pochissime sovrapposizioni), che per
eventi diurni e serali. Una settimana
di sfilate davvero piena e sempre
“alta” di livello grazie ai profili degli
stilisti che tra big ed emergenti sono
stati ben suddivisi e “spalmati” durante
tutti i sette giorni.
Una sperimentazione organizzativa
nel cuore di Milano, tra Palazzo
Giureconsulti in Via dei Mercanti 2,
le varie sale-sfilate tra cui Loggia dei
Mercanti, Palazzo Clerici, Circolo
Filologico e le classiche location dei
brand più affermati, che ha saputo
davvero agevolare gli esperti del settore
al lavoro durante una 7 giorni
molto fitta (stampa italiana ed internazionale
e buyers) sia negli spostamenti
che nello svolgimento delle
proprie attività. Dopo anni trascorsi
presso il Centro Sfilate in zona fiera,
è sembrato tutto molto strano, in
maniera particolare cambiare location
tra un palazzo e l’altro, ma anche
molto suggestivo.
Per quanto concerne le tendenze lanciate
dalle griffe di moda, tutte si trovano
d’accordo su una: il basic/minimal è
sparito, bando alla semplicità e avanti
con l’eccesso sia nei colori che nelle
forme. E proprio in merito alle forme si
deve dire che la geometria è totalmente
protagonista incontrastata nelle stampe
e nelle fantasie. Se davvero questo sarà
il segreto delle vendite, certo è che chi
vorrà seguire questi trend, dovrà fare un
grande cambiamento all’interno del
proprio armadio. (Erica Trincanato)