Bimbingamba, progetto per aiutare l’infanzia di Alex Zanardi

Si chiama “Bimbingamba” il progetto Onlus (che ha da poco ha compiuto un anno di vita), che conta un testimonial d’eccezione: il pilota Alessandro Zanardi. Bolognese di nascita, ma padovano d’adozione, Alex ci ha accolto nella sua casa alle porte di Padova per parlarci di questa iniziativa benefica che gli sta molto a cuore. “Nel corso della mia vita- egli racconta – ho avuto la possibilità di trasformare una passione in una professione, ho fatto mille cose belle, ho girato il mondo ed è grazie alle tante esperienze accumulate, che quando il destino ha messo sulla mia strada la prova più difficile, non solo l’ho superata, ma anzi, per certi aspetti è diventata un’opportunità”. La nascita dell’iniziativa rivolta all’infanzia, è frutto di un incontro con Sergio Campo, un’altra persona che, per superare un momento di difficoltà, ha deciso di dedicarsi al prossimo. “In un periodo terribile della mia vita – ci confida Sergio- quando, in soli 20 giorni ho perso prima mio padre e dopo l’unico fratello che avevo (Niccolò, medico scomparso il 9 ottobre 2001 insieme ad altre quattro persone nell’incidente dell’eliambulanza Pegaso 2), ho cercato disperatamente un modo per uscire da quel momento, colmo solo di dolore. Mi sono imposto di guardare chi stava peggio di me e, subito, mi sono venute in mente tutte quelle famiglie che vivono il dramma della malattia di un figlio. Così, pensando a loro, è nata l’Associazione di beneficenza “Niccolò Campo” Onlus, che ha come finalità il sostegno al mondo dell’infanzia malata. Grazie ai tantissimi sostenitori abbiamo raggiunto importanti traguardi collaborando con il reparto di pediatria dell’Ospedale Misericordia di Grosseto, al quale si è affiancata la casa di Accoglienza presso l’ospedale Pediatrico Apuano, inaugurata il 31 marzo 2007”. Ma come è nato il progetto Bimbingamba? “Ogni anno – continua Zanardi – a causa di malattie, incidenti e guerre, tanti bambini si trovano a dover reinventare la loro vita a causa della perdita di uno o più arti. E questo non solo in Africa o nella ex Jugoslavia, ma anche nel nostro paese, giusto fuori della porta di casa nostra. Se per un adulto i costi di realizzazione di una protesi sono ingenti, per un bambino addirittura aumentano, perché è necessaria poi una manutenzione continua, volta ad assecondare il naturale processo della crescita. Il più delle volte, il sistema di Assistenza Sanitaria Nazionale fa fronte alle prime cure per queste piccole vittime, ma le necessità che si presentano per le famiglie, soprattutto per quelle meno abbienti, nell’immediato futuro sono enormi”. L’idea del progetto “Bimbingamba” è nata così, dalle considerazioni maturate da due persone accomunate da tanto desiderio di fare del bene per il prossimo. “Ripensando al percorso che ho compiuto – prosegue Zanardi – parlando una sera con Sergio Campo mi è venuta un’idea: sfruttare tutte le conoscenze tecniche che ho acquisito durante la mia riabilitazione e chiedere aiuto a tutte le brave persone che ho incontrato su questa strada, per dar vita ad un progetto che possa accorciare il percorso dei bambini che stanno disperatamente aspettando solo questa opportunità per riappropriarsi di una vita il più normale possibile. Focalizzato l’obiettivo, ho cominciato a parlarne in giro e tutti hanno accettato con entusiasmo. Claudio Panizzi e Franco Ferri, rispettivamente il fisioterapista ed il tecnico ortopedico che mi hanno seguito nella mia riabilitazione e che oggi per me sono diventati amici carissimi, hanno dato la loro disponibilità a seguire il progetto per gli aspetti più tecnici. Il dott. Claudio Marcello Costa, inventore della Clinica Mobile che da anni segue il Motomondiale, ha offerto la sua preziosa consulenza per studiare ogni caso anche da un punto di vista medico e possibilmente terapeutico. L’azienda RTM-Ortopedia di Budrio (Bo), nelle persone dei titolari Giampaolo Rimondini, Franco Tedeschi e Moreno Marchesini, si è messa a disposizione con la propria struttura altamente qualificata per l’esecuzione pratica al minimo dei costi. La Otto-Bock Italia, azienda che importa nel nostro Paese i prodotti protesici della casa-madre tedesca, ha anch’essa offerto la propria collaborazione dando una ulteriore, importantissima, spinta a tutta l’iniziativa”. Ma Bimbingamba non si ferma a questo. Nel desiderio di dare al progetto la massima trasparenza, è stato creato un comitato di garanti che si occuperà sia di stabilire le necessarie graduatorie, che di vigilare sull’investimento dei fondi raccolti in modo responsabile garantendo con la propria reputazione. “Questo – sottolinea Zanardi – per contraccambiare l’aiuto e soprattutto la fiducia di chi, attraverso le proprie donazioni, rende possibile tutto questo”. “Con lo staff che abbiamo creato – conclude Sergio Campo – siamo in grado di ospitare alcuni bambini ed assisterli per il tempo necessario alle cure e alla riabilitazione. L’importante - e ci tengo in particolare a sottolinearlo - è che la nostra Associazione venga conosciuta, perché solo così le famiglie che vivono il dramma di un figlio menomato negli arti, saranno in grado di rivolgersi a noi trovando aiuto concreto e solidarietà. Ieri era un’idea, oggi è un progetto, domani – ne sono certo - Bimbingamba sarà la realtà che farà riappropriare a numerosi bambini il loro diritto alla gioia e alla felicità”. Per segnalazioni e richieste di aiuto: aiuto@bimbingamba.com Per informazioni, contatti e donazioni: info@bimbingamba.com (Diego Mazzetto)
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