Prima vittoria del Made in Italy (Vero)
Passa il decreto legge sul Made in Italy. D’ora in avanti sarà obbligatorio porre il marchio di fabbricazione sulla produzione, in particolare quella del settore moda e calzature.
Il tutto è iniziato durante l’estate con l’approvazione della legge 99/2009, che rivedeva una norma contenuta nella Finanziaria 2004 e imponeva di scrivere il luogo di fabbricazione dei prodotti. I grandi marchi si sono subito opposti, facendo pressione per un cambio della normativa, preoccupati che l’obbligo di indicare il luogo di fabbricazione (spesse volte “Made in China”) potesse danneggiare le vendite. E hanno preso di mira il principio contenuto nell’art. 17 della norma che difende chi investe, produce e dà
lavoro in Italia, perché in presunto contrasto con la normativa europea.
Per un po’ il governo è sembrato assecondare le richieste dei grandi, rimandando più volte l’uscita del nuovo decreto. Poi la linea degli artigiani e Pmi
è passata ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto
legislativo: “Si intende realizzato interamente in Italia il prodotto o la merce, classificabile come Made in Italy, quando il disegno, la progettazione, la
lavorazione ed il confezionamento sono compiuti esclusivamente sul territorio
italiano”. Con buona pace dei grandi. Per ora.
Il Governo ha deciso infatti di ntervenire sulla materia con un decreto, dunque deve essere riconvertito in legge entro la fine di novembre. L’iter prosegue nelle commissioni del Senato, emendamenti e modifiche sono sempre possibili. L’attenzione resta dunque alta in Veneto: le lobby dei grandi marchi, secondo gli imprenditori medio-piccoli, continuano a lavorare.
“Siamo pronti a lottare per difendere il nostro sistema produttivo basato sulla qualità - dichiara Franco Brunello, bellunese, neo eletto vicepresidente
nazionale di Federmoda - da una parte combattendo le contraffazioni e le distorsioni del mercato, dall’altra valorizzando l’elevata qualità e il know-how delle nostre aziende”. Il Veneto non ci sta a veder intaccato il marchio “Made in Italy” per le proprie produzioni. Simbolo di design e alta qualità. E del sudore di chi lavora. Occorre rimanere con gli occhi bene aperti. (Federico Lovato)