Villa Renier-Zilio, dimora veneziana a Pontecasale di Candiana


A villa Renier-Zilio si giunge da Candiana, paese della bassa padovana che conserva la straordinaria chiesa di antichissime origini denominata, per la sua bellezza, la ‘cattedrale di campagna’. Percorsa la via che conduce alla frazione di Pontecasale immersi nel verde, appena giunti alle porte del paese si nota lo straordinario complesso di villa Garzoni-Carraretto, opera di Jacopo Sansovino. Superata villa Garzoni, di fronte alla chiesa parrocchiale, troviamo villa Renier, edificata nel XVII secolo dall’omonima famiglia veneziana. Quando fu acquistata nel 1991 dall’imprenditore Gianni Zilio, la prestigiosa dimora presentava seri problemi nella struttura lignea del tetto, non esisteva più traccia degli arredi originari, ma si erano fortunatamente salvate le travature alla Sansovino dei soffitti ricche di preziosi decori; i delicati stucchi sulle pareti dei saloni e le fasce affrescate sotto i solai, alcune delle quali propongono citazioni di proverbi latini. “Si tratta di decorazioni – scrive Ferruccio Sabbion nel suo recentissimo libro ‘Da Pontecasale a Candiana: storie di Braccianti, Preti e nobili Possidenti – in gran parte eseguite due secoli or sono quando la famiglia dei conti Cavalli ereditò la proprietà dai Renier. Nel posto originario furono conservati anche i quattro ovali in gesso raffiguranti alcuni personaggi di spicco della famiglia, posti sopra gli stipiti delle porte nel salone al primo piano. Molto interessanti, per la loro rarità, risultano inoltre alcune piastrelle di ceramica dipinta a monocromia azzurra che rivestono l’interno di un camino al primo piano. Una presenza inconsueta per la zona, poiché si tratta di piastrelle olandesi, forse fabbricate ad Anversa nei primi anni del XVII secolo, e dunque coeve alla costruzione della villa.”. L’aspetto che più sorprende, quando si incontrano antiche dimore come villa Renier, è la ricchezza di storia che, nei secoli, hanno contraddistinto la loro quotidianità. Proviamo a pensare, ad esempio, quando la mattina del 18 gennaio del 1779 le campane della piccola chiesa di Pontecasale si unirono al suono festoso che annunciava l’elezione di Paolo Renier alla prestigiosa carica di Doge di Venezia, avvenuta il giorno 14, dopo la morte di Alvise IV Mocenigo. O proviamo ad immaginare la presenza nelle stanze di Giustina Renier-Michiel, chiamata per la sua bellezza la “Venerina” veneziana e famosa per una sua opera letteraria dal titolo “Origine delle feste veneziane”, destinata a diventare tra le letture più piacevoli del proprio tempo. E tentiamo di concepire con la fantasia i sentimenti che questi illustri proprietari e le loro incantevoli dimore potevano suscitare nella popolazione del tempo, costituita da contadini e fittavoli quasi tutti alle dipendenze delle famiglie patrizie. Tornando alla storia di villa Renier, non si può tacere l’eleganza architettonica della dimora, sobria nell’aspetto e che risente dei modi costruttivi cinquecenteschi. La facciata è sottolineata da una ben proporzionata loggia-balcone a tre arcate, rette da colonnine doriche, che occupa l’intera parete a sud del salone al primo piano. In alto, poco sotto la gradevole cornice di gronda a dentelli in cotto, campeggia l’insegna nobiliare della famiglia Renier composta da uno scudo partito d’argento e di nero, con scaglie dei colori opposti. Lo stesso stemma si può notare nell’altare dedicato a Sant’Antonio di Padova, presente nella chiesa parrocchiale al di là della strada, commissionato dai Renier, così come la statua del santo eseguita dallo scultore di origini nordiche Heinrich Meyring attivo a Venezia nel 1670. Dall’ampio portone, che immette nel portico passante di villa Renier, si accede alla corte rustica, contraddistinta dall’aia lastricata con basoli di trachite euganea e delimitata a nord da una grande barchessa porticata, che dalla parte del brolo termina con un’antica torre – colombara. Addossato alla facciata nord della villa, si trova l’oratorio di famiglia, comunicante con l’interno della villa, dedicato alla Madonna delle Nevi. Nella barchessa si trovano le antiche cantine adibite a ristorante dove, grazie alla passione per l’arte culinaria, è possibile degustare ottimi piatti e vini selezionati. Ma anche il corpo centrale della villa è a disposizione per banchetti di nozze, cerimonie, convegni e seminari con disponibilità di parcheggio privato. Il tutto, davvero, godendo di un ambiente e di un’atmosfera d’altri tempi. Per visite e informazioni: Villa Renier-Zilio, via Liston 8 - Pontecasale di Candiana (Padova) Tel. E fax -049.9550026 www.villa-Renier.it mail-info@villa-renier.it (Diego Mazzetto)
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