Micam ShoEvent detta le tendenze
Si è chiuso con un calo contenuto nel numero dei visitatori accreditati,
36.555 in totale (-5,7% sull’analoga edizione del 2008), l’appuntamento
con Micam ShoEvent, il salone dedicato alle calzature di livello alto e
medio-alto organizzato dall’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani
negli spazi di Fiera Milano Rho.
Con questo risultato, il salone conferma di essere il punto di riferimento internazionale per il settore calzaturiero anche in un momento di grave crisi dei mercati. Sono stati infatti 17.610 i visitatori italiani e 18.945 quelli stranieri, rispettivamente -1,5% e -9,4% a confronto del febbraio 2008.
“Non abbiamo mai nascosto che ci stavamo avvicinando all’apertura del salone con qualche preoccupazione – commenta il presidente di Anci Vito Artioli – Ma siamo soddisfatti perché, in questa congiuntura, questo dato è comunque un dato positivo rispetto all’andamento molto negativo degli
ultimi mesi dei mercati internazionali e quindi un segnale di speranza per
tutto il settore e una affermazione del ruolo di Micam. Ma è soprattutto importante sottolineare che lo strumento fieristico si riconferma come uno
strumento di marketing fondamentale che consente alle imprese di mostrarsi
sul mercato e al tempo stesso ai buyer di verificare la più ampia offerta.
In momenti di grande indeterminatezza dei mercati, inoltre, i compratori
hanno dimostrato di scegliere gli appuntamenti consolidati e con un uno
spettro completo di proposte”.
A Milano erano presenti 1.611 espositori, dislocati su una superficie
espositiva totale di 72.474 metri quadrati che hanno presentano le
collezioni per l’autunno/inverno 2009/2010. Fil rouge di tutta l’offerta
la qualità e l’alto contenuto moda, punti di forza che sono alla base del
ruolo della manifestazione.
“La capacità di Micam di dettare le tendenze – commenta ancora Artioli
– è una delle prime ragioni del potere catalizzatore della nostra
manifestazione sui buyer, sia italiani che internazionali. Anche per il
mercato russo, per il prodotto italiano uno sbocco di primaria importanza
che come sappiamo sta vivendo momenti particolarmente difficili, il salone
resta un appuntamento imprescindibile per gli operatori che non si possono
permettere di offrire ai consumatori niente di meno che i prodotti al top
della qualità e della tendenza.
Certo, i compratori russi hanno subito un lieve, inevitabile calo nel
numero delle presenze in questa edizione, ma certamente non un calo nel
prestigio. Soprattutto, non dobbiamo dimenticare che dopo pochi giorni si
è tenuto un altro appuntamento organizzato da Anci, Obuv Mir Kozhi,
che ha dato ai compratori che non hanno potuto visitare Micam la
possibilità di scegliere prodotti made-in-Italy direttamente a Mosca
grazie alla presenza di una selezione di collezioni di pregio.”