Artioli incontra il presidente brasiliano Lula


In occasione dell’inaugurazione di Couromoda, la manifestazione fieristica brasiliana dedicata alle calzature in corso a San Paolo, Vito Artioli, presidente di Anci, l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, insieme a Milton Cardoso, presidente dell’Associazione Brasiliana dei produttori di calzature Abicalçados, ha incontrato il presidente del Brasile Luiz Inácio da Silva Lula. Al centro dei colloqui alcuni temi comuni ai due paesi legati al settore calzaturiero e in particolare le azioni che Europa e Brasile stanno svolgendo in materia di misure antidumping, la collaborazione tra imprese italiane e brasiliane del settore calzaturiero e il tema dei dazi doganali. “Siamo molto soddisfatti dell’incontro con il presidente Lula, soprattutto perché Anci è stata l’unica associazione di settore, oltre naturalmente ad Abicalçados, a incontrare il presidente nell’ambito di Couromoda - ha dichiarato Vito Artioli, presidente Anci - Lula si è dichiarato molto interessato alle problematiche trattate, tenuto conto dell’importanza del settore calzaturiero brasiliano che, comprendendo tutta la filiera produttiva e distributiva, impiega circa un milione di addetti. L’attenzione del presidente lascia ben sperare per lo sviluppo degli accordi che noi auspichiamo tra Unione Europea e Mercosur in materia di dazi doganali”. Nel corso della cerimonia di inaugurazione il presidente Artioli ha consegnato al presidente Lula un paio di scarpe, a nome dell’intero settore calzaturiero italiano. “Il Brasile rappresenta la nuova sfida per l’export e la futura crescita distributiva delle imprese della calzatura di alta gamma made in Italy – ha commentato Artioli - Occorre innanzitutto lavorare concretamente per abbattere il tetto dei dazi di import al 35% creando un contesto che permetta l’ingresso della calzatura italiana nel mercato brasiliano senza difficoltà. Chiediamo comportamenti coraggiosi e misure adeguate ai poteri pubblici per attenuare l’impatto del processo strutturale di aggiustamento delle tariffe, valorizzando al contempo i punti di forza che tale azione potrà avere in futuro sui mercati internazionali”. Alla fiera di Couromoda era presente una collettiva di 12 aziende di prestigio e già conosciute a livello internazionale del made in Italy: Alberto Gozzi, Aldo Bruè, Ballin, Bruno Magli, Calzaturificio Star, Franco Ballin, Fratelli Rossetti, Gianmarco Lorenzi, Iris, Luciano Padovan, Pakerson e Consorzio Vigevano Export (con Brunate, Caimar, Pepè, Renato Cenedella, Speroni, Sultana). Le collezioni di calzature erano collocate in uno spazio condiviso da Anci e Smi-Emi (Sistema Moda Italia e Ente Moda Italia) a testimonianza della forte collaborazione tra le principali associazioni delle imprese manifatturiere del made in Italy nei comparti moda-persona di fascia alta. L’area espositiva comprendeva spazi sia per l'esposizione dei prodotti sia per incontri ed eventi, oltre a una lounge d'accoglienza dedicata all’eccellenza della produzione artigianale della calzatura e dell’abbigliamento. L’iniziativa di Anci ha offerto agli espositori italiani la possibilità di avvicinarsi al mercato brasiliano, che rappresenta per dimensioni una delle aree mercato più importanti anche rispetto alle sue prospettive di crescita. Le esportazioni italiane verso il Brasile nel 2007 si sono attestate infatti a 61.340 paia, con un prezzo medio di 83,94 euro al paio e un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro che rappresentano una crescita del 15,4% rispetto al 2006. Nei primi otto mesi del 2008 invece sono state esportate 57.899 paia, per 4,3 milioni di euro (con una crescita in valore del 35,4% rispetto allo stesso periodo del 2007). Nonostante i volumi esportativi rimangano contenuti anche in riferimento alle dimensioni economiche del mercato, le prospettive di crescita sono ottime sia per il grande prestigio di cui godono le scarpe italiane sia per la vasta presenza di immigrati italiani ed europei in generale che pur nelle specifiche tendenze locali mantengono un gusto "occidentale". Le relazioni bilaterali fra Unione Europea e Mercosur potranno essere costruite anche a cominciare dai rapporti fra Italia e Brasile, che confermano dunque il loro forte legame già rinsaldato grazie alla lettera di intenti per il miglioramento delle relazioni commerciali, siglata nel luglio 2008 da Andrea Brotini, vice presidente Anci con delega Cec, la Confederazione Europea dell’Industria della Calzatura, e da Milton Cardoso, presidente di Abicalçados e controfirmata dal Ministro del Commercio Estero Brasiliano, Jorge. Sono proseguiti anche i colloqui tra Anci e Abicalçados. Si è deciso infatti di intraprendere un lavoro relativo alle verifiche giuridiche ed è stato fissato nel contesto della manifestazione un appuntamento di aggiornamento che si terrà in Italia nelle prossime settimane. Per i prossimi mesi Anci prevede anche di incontrare i rappresentanti della federazione argentina di settore come prossimo referente con cui interagire sugli stessi temi. “La lettera di intenti sottoscritta ha dimostrato l’impegno comune di Italia e Brasile per combattere la concorrenza sleale – afferma Andrea Brotini, vice presidente Anci - La recente riapertura del dossier antidumping contro l’importazione di calzature con tomaia in pelle provenienti da Cina e Vietnam, richiesta dalla Cec alla Commissione Europea, ha visto il Paese sudamericano giocare un ruolo fondamentale. Abicalçados, inoltre, ha chiesto alle proprie autorità competenti l’introduzione di dazi antidumping sulle importazioni in Brasile di calzature cinesi. La firma della lettera di intenti rafforza dunque la sinergia tra i due Paesi per tutelare il rispetto delle regole internazionali in campo commerciale e, insieme, la qualità del prodotto calzaturiero. Con un approccio innovativo e dinamico, Anci ha saputo gettare insieme ad Abicalçados le basi per un progetto impegnativo dal punto di vista politico e commerciale in previsione di sviluppare insieme alle associazioni di settore e ai rispettivi governi maggiori opportunità di affari tra la Ue e il Mercosur con l’obiettivo di pervenire al più presto a una parità di condizioni nel commercio internazionale.” “La partecipazione di Anci a Couromoda – conclude Artioli - rinsalda le relazioni fra Italia e Brasile e offre alle aziende di alto livello, testimoni dell’artigianalità e dell’eccellenza del made in Italy, un'adeguata piattaforma d'incontro con gli operatori brasiliani, contribuendo a rafforzare l’immagine del comparto moda italiano”. (federico lovato)
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