Chiuri e Piccioli per il dopo Facchinetti a Valentino
La liason tra la griffe Valentino e la designer Alessandra Facchinetti, termina dopo poco più di un anno. Chiamata nel settembre del 2007 a ricoprire il ruolo di direttore creativo per tutte le collezioni donna Valentino Fashion Group, fino ad allora appartenuto allo storico stilista con il quale la maison è nata, si è vista dare il ben-servito ad inizio ottobre 2008.
“La collaborazione con Alessandra Facchinetti si è conclusa a seguito di disallineamenti con la visione aziendale. Il suo contributo creativo e il raffinato talento artistico sono stati molto apprezzati”. Queste le parole della nota-aziendale resa pubblica alla stampa per ufficializzare i rapporti tra il gruppo e la stilista.
La Facchinetti dopo gli studi all’Istituto artistico per l’abbigliamento Marangoni di Milano, i 7 anni passati da Miu Miu, l’esordio da Gucci e il successo a Moncler, per Valentino ha fatto appena in tempo a presentare la collezione autunno/inverno 2008/2009 (adesso nei negozi) e quella della primavera/estate 2009 a Parigi, per poi essere sostituita in tutta fretta e senza molta possibilità di replica. Come, purtroppo d’usanza per chi termina un ruolo di rilievo in un’azienda particolarmente potente, specie se nella moda.
A sostituirla ci penseranno Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, da anni presenti in azienda e responsabili della linea accessori
“Chiuri e Piccioli diventano direttori creativi per Valentino relativamente a tutte le categorie di prodotto – ha spiegato alla stampa la casa di moda -. I due designer hanno lavorato a stretto contatto con Valentino Garavani per dieci lunghi anni e hanno dato vita alla collezione di accessori Valentino. I due hanno dimostrato di comprendere e interpretare appieno il mondo Valentino, apportando un significativo contributo ai risultati del brand. La loro forte leadership e il loro approccio profondamente aziendale, uniti ad un talentuoso team interno di designer, valorizzeranno al massimo l’iconico stile Valentino”. Il percorso dei due designer è cominciato dagli studi all’Istituto Europeo di Design romano ed è proseguito con il sodalizio sul piano professionale durato più di 10 anni nella maison Fendi. La loro presenza li ha anche contribuito in buona parte al successo della “Baguette”, la borsa-icona del marchio dalle due F incrociate. Nel 1999 sono stati chiamati da Valentino Garavani per creare una linea accessori firmata con il suo nome. Iniziando dalle borse e le scarpe, ben presto sono passati anche ai gioielli, alle valige, sino ad arrivare alle cinture e agli occhiali, riuscendo pienamente nell’interpretare in maniera unica ed impeccabile il lusso e la sartorialità dello stile Valentino.
“Credo che Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, -ha dichiarato Stefano Sassi, Amministratore Delegato di Valentino spa – abbiano le giuste qualità creative e manageriali per rendere ancora più forte il marchio Valentino nel mondo del lusso. I risultati estremamente positivi delle loro linee di accessori, unii ad un talentuoso team interno di designer, valorizzeranno al massimo l’iconico stile Valentino”.
I due designer erano presenti all’ultima sfilata parigina della Facchinetti, seduti in prima fila, e a molti questo è sembrato già un’investitura non ancora del tutto ufficiale, ma neppure più ufficiosa. Rimane comunque che l’annuncio delle intenzioni della maison verso la Facchinetti a poche ore di distanza dalla presentazione della collezione p/e 2009 non è stata sicuramente di buon auspicio. Cosa certa è che le evidenti divergenze tra management e direzione creativa non sono state aiutatedalle difficili condizioni del mercato,
Nel settore moda si vocifera di una dichiarazione non ufficiale della Facchinetti secondo cui afferma di voler fondare, dopo il disapprovo prima di Gucci ed ora di Valentino, una propria griffe nella quale esprimere il suo stile, la sua verve creativa ed iniziare a lasciare il segno nel fashion business con il proprio nome e cognome, cercando di realizzare i propri sogni senza dover rispondere alle aspettative di terzi ed essere giudicata in base agli obbiettivi aziendali, ma in base ai traguardi che da sola riesce a raggiungere per se stess
Le ormai evidenti divergenze tra management e direzione creativa non sono aiutate dalle difficili condizioni del mercato, anche se il segmento presidiato dal celebre marchio romano è quello del lusso, con ogni probabilità più resistente alla crisi finanziaria internazionale e, di conseguenza, al taglio dei consumi.
Certo, un divorzio dopo appena una presentazione, quella dell'autunno-inverno attualmente nei negozi (oltre alla couture), sembra davvero affrettato. Come se la 36enne Facchinetti fosse un qualunque allenatore di calcio nelle "mani" di un presidente alla Maurizio Zamparini. (Erica Trincanato)