Alla Gds piacciono gli estremi
La 106a edizione di Gds avanza nella stagione degli ordini per la primavera/estate 2009, nonostante la difficile situazione del mercato, con un leggero aumento di espositori del 6 per cento. Sono stati 820 gli espositori, provenienti da 32 nazioni, quelli presenti nelle giornate tedesche per presentare 1.950 collezioni sull’area fiera di Düsseldorf. Hanno preso parte anche marche nuove, come Fossil e Fredsbruder dalla Germania, le spagnole Dolfie e Farrutx, l’italiana Dc Co. come pure Simple e Toms Shoes dagli Usa. Dopo la Germania (+9%) saranno l’Italia (+18%), la Spagna , i Paesi Bassi (+3%), il Portogallo (+30%) e la Gran Bretagna (-9%) i paesi d'origine più importanti per espositori.
Ma in settembre la Gds non parte soltanto con un numero maggiore di espositori ed un programma intorno alla fiera modificato, ma anche con un concetto della fiera differente: oltre al trasferimento nei nuovi padiglioni, sono stati anche rielaborati e ristrutturati i segmenti delle proposte. I trend per calzature e pelletterie per la stagione primavera/estate 2009 virano su temi estremi. Il segreto della moda nella stagione è nel misto di sensualità e sportività. È l’interazione di casual e chic che conferisce ai nuovi look disinvoltura e modernità, qualità ricercate anche nel settore formale. Le scarpe e le borse che vi si abbinano emanano leggerezza e freschezza. I contrasti determinano il quadro: i materiali tecnici incontrano le pelli naturali. Colori brillanti, luminosi contrastano con toni neutri moderati. Gli high heels gareggiano nella prossima stagione con modelli ultrapiatti per conquistare le clienti.
Tra le novità della kermesse tedesca da sottolineare il successo di “design attack”. Ben 100 giovani talenti hanno presentato le loro collezioni originali accanto a una scelta di griffe più note nell'area progressiva dello Young Fashion, nota con il nome ‘design attack’. Seguendo il motto Soulexpress, che associa design ed eventi, sono stati mostrati al pubblico le novità dell’independent fashion, dell’urbanwear e dello streetwear, nonché accessori e altri prodotti lifestyle di grido nell'atmosfera metropolitana di un'autentica ‘soul city’ avvolta da banchi di nebbia, funk’n’soul groove e variopinti luccichii di luci da party. Tra i partecipanti si sono contraddistinti: Gumbies dalla Gran Bretagna, Hokka dalla Germania e pure la griffe tedesca Buygo.
Con la scelta dei giovani partecipanti l'area punta più che nel passato sull'interconnessione tra moda, arte e musica. «La creatività dei giovani trendsetter e soprattutto l'atmosfera particolare, tipica di questa scena sono i fattori che caratterizzano la ‘design attack’», ha affermato l'ideatore della sezione, Eddi Mackowiak.
Sulla superficie dedicata agli eventi, che riproduceva una stazione ferroviaria, tra vagoni e biciclette su rotaia, i ballerini hanno danzato su una piattaforma circolare girevole tra valigie, sportelli e vagoncini portabagagli. Tre grandi strade tematiche hanno accompagnato i visitatori attraverso la ‘soul city’: nella brillante e affascinante 5th Avenue si incontrerà l'high society. La Disco Street con svariatissimi e coloratissimi effetti luminosi ha fatto rivivere il feeling dei luccicanti templi della danza con i tipici motown sound degli anni 60 e 70 e nel Bronx graffiti arditi, gang e cassonetti in fiamme caratterizzeranno l’ambiente.
In un autentico ‘vagone ristorante’ i visitatori hanno potuto rifocillarsi con snack, panini e bevande. Con gli eccitanti funk’n’soul beat della musica groove i dj hanno surriscaldato l'atmosfera per la gioia di espositori e visitatori. «La ‘design attack’ è ormai parte integrante della Gds e uno strumento comprovato a promozione dei giovani. Con essa abbiamo creato per i giovani designer e i buyer internazionali un palcoscenico comunicativo che cambia con lo spirito del tempo», afferma Kirstin Deutelmoser, Director Gds.