Pitti Immagine, sfila la stagione estiva 2009
Dove scoprire in anteprima mondiale le collezioni e gli accessori che caratterizzeranno la prossima primavera/estate? A Pitti Immagine ovviamente! Il salone fiorentino dedicato alla moda maschile, Pitti Immagine Uomo, è arrivato alla sua 74° edizione, accompagnato da Pitti Woman, la preview femminile nata appena 2 anni fa.
I numeri parlano chiaro: 688 aziende espositrici con circa 840 marchi totali dei quali 276 esteri, per 59.000 metri quadrati di superficie. E’stata registrata un’affluenza finale di 20.565 compratori, di cui 7.827 provenienti dall’estero. Oltre 35.000 i visitatori totali. Risultati positivi anche per ciò che concerne il mercato italiano con un numero di compratori italiani di 12.738, in aumento rispetto all’edizione precedente, in lieve flessione invece i buyer esteri.
“Pitti Uomo è una manifestazione unica nel suo genere – ha affermato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine -. E’ la piattaforma internazionale che ha saputo affiancare all’attenzione per le aziende consolidate, per quelle realtà di mercato più orientate al prodotto e a un approccio più commerciale, la migliore selezione di label di nicchia e giovani progetti di ricerca. Per questo Firenze e Pitti Uomo sono sempre più la vetrina e l’appuntamento scelto dai grandi brand per il lancio di una collezione o il debutto di iniziative a livello mondiale, ma anche il luogo dove i buyer più sofisticati trovano gli stimoli giusti per il loro scouting internazionale. Non è un caso che qui si siano create le condizioni per il lancio di un progetto sulle pre-collezioni donna come Pitti W, che in questa edizione è diventata anche scenario per un’anteprima di rilievo internazionale come la presentazione della cruise collection di Diane von Furstenberg. La ricchezza di Pitti Uomo, oggi, è anche il suo ascolto delle diverse voci del contemporaneo: una ricerca che ha portato a Firenze l’evento di un grande nome della cultura della moda come Walter Van Beirendonck con la sua Men’s Fashion Show”.
Nonostante la crisi generale dell’economia, Pitti Immagine è riuscito a soddisfare e addirittura sorprendere tutte le aspettative: espositori pienamente soddisfatti, sia per le ben 900 occasioni di confronto e verifica delle proprie collezioni, che per la qualità e la provenienza dei compratori con i quali hanno avuto contatti commerciali, sia per l’atmosfera complessiva generata dai circa 200 eventi della manifestazione che hanno coinvolto la Fortezza da Basso, la Dogana, il Palaffari e l’intera città di Firenze. Quest’ultima, letteralmente conquistata si può dire dunque, anche perché la forza della 74° edizione del salone è stata proprio la ricchezza di eventi culturali, artistici, modaioli e perfino culinari organizzati in tutta Firenze.
“L’atmosfera che si respira a Pitti Uomo è cambiata – ha dichiarato Konstantin Andricopoulos, development director del Boscolo dei Ciliegi, emblema dei consumi di qualità a Mosca -. Una ventata di freschezza si è abbattuta sulla Fortezza da Basso e in special modo l’abbiamo avvertita nel settore dell’uomo classico. Se per varie stagioni Pitti Uomo poteva soprattutto segnalarsi come un luogo fondamentale dove stringere contatti e tessere relazioni, oggi c’è un nuovo focus sulla ricerca di prodotto: in termini di strutture, colori, materiali e qualità. L’industria dell’abbigliamento deve reagire alla crisi e nuovi contenuti durante la manifestazione fiorentina, sono emersi con tutta la loro forza: è nata una nuova moda che ricomincia a creare desiderio, lontana dagli estremismi delle griff”.
“L’edizione n.74 di Pitti Uomo e la seconda edizione di Pitti W si sono concluse in un clima di energia positiva – ha continuato Napoleone – lanciando novità di dinamismo e di innovazione al mercato della moda internazionale, che vive una fase non facile sul piano delle grandi variabili macro-economiche, ma anche di feconda evoluzione in termini di servizio, progettazione, produzione, modalità di consumo, approccio psicologico e culturale”.
Per la seconda edizione di Pitti W_Woman Precollection, è stata organizzata nella straordinaria cornice en plein air del Giardino Torrigiani, lo special event dedicato alla moda femminile, raffinato e glamour nel coso del quale è stata presentata in anteprima assoluta la Cruise/Pre-Spring Collection 2008-09 firmata Diane von Furstenberg. Anche lo stilista Walter Van Beirendonck non è voluto mancare a Firenze, con una performance-evento per la sfilata di lancio della menswear collection spring/summer 2009. E ancora tutto dedicato al moda maschile, il grande ritorno per il marchio tedesco Hugo Boss con il Boss Orange Fashion Event. Forte impatto scenografico alla Stazione Leopolda per lo stilista belga Dirk Bikkembergs. Corneliani e Sundek hanno festeggiato i loro primi 50 anni. Tantissimi gli eventi d’inaugurazione e cocktail celebrativi organizzati in centro: da Ballantybe a Brooks Brothers, passando per Hydrogen e Gherardini.
“E’ stata un’edizione vitale, energica – ha affermato Nelson Chan, head of merchandising per The Swank Shop, il più importante negozio di moda di Hong Kong-. Nel percorso del salone ho percepito tanta freschezza, un’atmosfera indirizzata verso la ricerca di proposte nuove e interessanti anche in mezzo a un numero così ampio di collezioni. Ho visto di estremamente interessante la selezione di marchi all’interno della sezione Rooms, che rappresenta molto bene la ricerca fashion oggi, e ho raccolto pareri molto positivi anche sulle collezioni di Pitti W. Se si vuole avere uno sguardo a 360° sulla moda uomo occorre venire qui, questa è la base per poi proseguire la ricerca alle sfilate di Milano, Parigi e Londra. Qui si capisce dove sta andando la moda, e considero la città di Firenze un contesto perfetto per capire al meglio le tendenze”.
Tema layout della manifestazione: “Free cycle- free mobility”. E’ stato un tema di grande attualità come la mobilità ecosostenibile a ispirare il salone fiorentino. Vera protagonista la bicicletta, mezzo sempre più simbolo di un’estetica quotidiana e oggetto di culto da parte di un gruppo sempre più numeroso, intesa però come accessorio di moda e design e come un punto d’incontro tra passione ecologica, tradizione del Made in Italy e tecnologia. A conferma di ciò l’imponente installazione ideata da Oliviero Baldini che ha animato il grande piazzale all’interno della Fortezza.
“Pitti Uomo ricostruisce il panorama globale sui contenuti della stagione e lo fa attraverso un’offerta molto segmentata ma di totale leggibilità - ha dichiarato Massimilano Alessandrelli, dell’omonima boutique di Perugia -. Ho trovato tante interessanti novità nelle sezioni della fiera dedicate ai giovani designer emergenti, che vorrei vedere anche più estese ed estreme, magari attraverso iniziative come l’Ups Design&Fashion Contest, affinché mettano in luce le nuove leve della creatività di domani, ma anche eventi interamente dedicati a giovani accanto a grandi nomi come Diane von Furtenberg o Walter Van Beirendonck. E’ lo scouting attestato da un’istituzione come Pitti Uomo che può contribuire alla crescita di nuovi label e nuovi talenti, capaci di svecchiare il panorama della moda contemporanea, senza cadere nella facile equazione tra giovani e street style”.
Noi di Business Shoes che eravamo li presenti e abbiamo seguito tutti gli eventi, possiamo aggiungere che la quattro-giorni fiorentina è stata davvero viva, piena e ricca di avvenimenti in tutto il suo svolgersi. Per la prima volta forse, il salone è uscito dalle mura della Fortezza e ha invaso l’intera città di Firenze, coinvolgendo e rendendo partecipe non solo chi lavora nel fashion business, bensì tutti, anche i semplici visitatori che si sono lasciati avvolgere dalla magica atmosfera che si respirava nell’aria, caratterizzata da quel fascino e quella spensieratezza che solo il mondo della moda associata allo scambio di idee e la nascita di nuove tendenze può tutti contagiare. (Erica Trincanato)