Milano Fashion Week
Moda, moda ed ancora moda! Tutti l’attendevano ansiosamente, quelli del settore erano un po’ nervosi per il suo arrivo e le fashion victim non ce la facevano proprio più ad aspettare.
Stiamo parlando ovviamente della settimana più attesa dell’anno: la fashion week milanese!!
A sfilare sono state le collezioni autunno/inverno 08/09 della moda donna con, per tradurlo in numeri, più di 103 sfilate per 95 marchi, 84 presentazioni per 75 brand e ben 51 quelle su appuntamento.
Fittissimo dunque il calendario firmato Camera Nazionale della Moda Italiana che tra fashion-show, eventi e conferenze stampa, ha saputo amalgamarsi al meglio anche con i vari appuntamenti fissati al di fuori dell’elenco ufficiale.
Non sono mancati i preventivati ritardi di rito, dovuti agli spostamenti spazio-temporali per raggiungere la passerelle, divise tra la Fiera di via Gattamelata e le diverse altre location sparse per la città.
Sempre presenti anche gli ingorghi del traffico milanese che si sa durante la fatidica settimana sembrano spuntare, è il caso di dirlo, proprio come funghi!
Simili ai funghi sono state pure le polemiche. Anche queste infatti non si sono fatte mancare....sono sorte tra Camera Nazionale della Moda ed i giornalisti in generale, tra stampa italiana e stampa estera, tra esponenti della moda nazionali e quelli internazionali….insomma tra chi più ne ha, e chi più ne vuol mettere!
Ciononostante, visto che come si dice “the show must go on”, la fashion week nostrana sembra essersi svolta nel miglior modo possibile e senza poi così grandi problemi!
La kermesse si è aperta sabato 16 febbraio e a dare il fischio d’inizio ci ha pensato in primis Elena Mirò con le sue “taglie comode” indossate da splendide modelle formose; piena rigorosità per le creazioni di Rocco Barocco con qualche dettaglio grafico; manti preziosi e molto colore per le pellicce firmate Simonetta Ravizza; fine eleganza sulla passerella di Lorenzo Riva; tantissimo colore, cuori e cerchi su quella invece di Agata Ruiz De La Prada.
Domenica 17 è stata la volta delle cosiddette “seconde linee” dei big, a cominciare da Blugirl con le sue ragazze ormai quasi donne dalle stampe tipiche della maison; passando per i romantic-seventies di Just Cavalli; sino ai capi dall’eleganza composta di Emporio Armani, per terminare con l’allure bon ton firmato Moschino Cheap&Chic.
Spazio alle grandi griffe Lunedì 18 partendo da Giorgio Armani, soprannominato “Re Giorgio”, che ha lanciato la sua gipsy queen impreziosita di stampe floreali colorate e dettagli romantici; femminilità minimal sulla passerella di Alberta Ferretti ma con una verve sofisticata e più matura; il nuovo concetto di donna nel “dopo Lars Nilsson” ha sfilato per Gianfranco Ferré ed infine ispirazioni “nature” con le eroine very romantic di Burberry Prorsum.
Martedì 19 si è aperto con le passerelle di Moschino e Blumarine, due collezioni che hanno confermato le tendenze di entrambe le griffe: spiritosa ed elegante la prima, romantica e chic la seconda. Grande ricerca nella costruzione dei capi firmati Salvatore Ferravamo tra studio di forme cult d’archivio ed interpretazioni contemporanee. Riconferme di un’eleganza senza tempo per Bottega Veneta e Prada.
Antonio Marras ha sorpreso tutti mercoledì 20 con la sua inconfondibile creatività animata dalla poliedrica poesia che lo rappresenta; anche Roberto Cavalli ha colpito con la scelta di stampe floreali sempre più romantiche; mentre per Iceberg deciso total color unito; Gucci infine ha puntato invece al lusso estremo.
Giovedì 21 hanno fatto da protagoniste le gonne di Disquared2 con la scelta di esaltare al massimo la sensualità femminile; John Richmond ha invece proclamato la sua Black magic woman; Fendi ha preferito invece far sfilare le sue guerriere crepuscolari grintose e carismatiche; mentre Maurizio Pecoraro si è rifatto agli Anni Ottanta presentando paillettes dalle nuance accese e puntando l’attenzione sul back side; infine la maison Gianni Versace ha presentato le sue muse architettoniche rapite dagli ampi volumi e grandi grafismi.
Quasi in direzione d’arrivo Venerdì 22 con la spazialità di Byblos e la maschilità tutta al femminile di Romeo Gigli interpretata con la grande maestria ed il solito spirito che contraddistingue il brand.
Conclusione della kermesse lunga 7 days sabato 23, con la donna tutta d’un fiocco di AB Soul e le nuove proposte nelle creazioni degli New Upcoming Designers.
Questo dunque lo svolgersi del magico fashion-event! Io che ho fatto l’inviata milanese per conto di Business Shoes posso da una parte ammettere che di novità ce ne sono state molte, dall’altro però posso anche dire che davvero molti sono stati soprattutto i ritorni!
In primis la vita alta che fa un grande “come-back” su svariati capi: dai pantaloni alla gonna, passando per gli abiti da giorno e da cocktail, sino ai capi-spalla. Spesso valorizzata dall’accessorio cult di stagione: la cintura! Grossa o fine, sottile o in formato extra-large, sotto i giacchini o sopra i maglioni, di pelle o in vernice….insomma l’importante è che ci sia!!
Due estremi opposti in tema di pantaloni: si va dagli ultra fitted a quelli con taglio a palazzo, per arrivare al ritorno dei cosiddetti “zampa d’elefante” o abbondantemente morbidi ma ripresi sulla caviglia con un bottone o un nastro, per un dettaglio che catturi l’attenzione.
Ampia varietà in fatto di stampe: dalle floreali sino a quelle geometriche. Assolutamente predominante la tinta unita che ama impreziosirsi attraverso contrasti di nuance. Molti i dettagli gioiello, definiti da paillettes lucide o opache, sino ad arrivare alle pietre preziose o cristalli.
Per quanto concerne gli accessori non ci sono dei veri e propri must se non i guanti: in formato extra-lunghezza o mini e minimal che ammala pena ricoprono i polpastrelli, abbondano applicazioni modello fiore, sciarpe simil trecce e borse formato maxi per il giorno, che si alternano alle pochette per la sera dalle dimensioni però necessariamente esagerate!
Vero dettame riguardo le scarpe: la prossima stagione andranno i tacchi assolutamente vertiginosi!! Soffrite di mal di schiena? Nessun problema, potete sempre declinare nelle scarpe maschili rasoterra!
La pelliccia è omni-presente: partendo dalla volpe, passando al visone, sino al cincillà. Spazio poi anche alle piume, molto chic quelle di struzzo!
Tantissime le sovrapposizioni e molti i contrasti soprattutto tra pesantezza, leggerezza e quindi consistenza di tessuti, nonché trasparenze, differenze di volumi..ecc ecc..per sbizzarrirsi alla follia!! A parere degli stilisti non si dovrebbe mai finire di continuare!!!
Ma sapendo che queste righe saranno, almeno spero, riuscite ad allietare le donne che ambiscono ad organizzare il proprio armadio per la prossima stagione ed aver occupato forse la mente degli uomini almeno per qualche minuto distogliendoli dai soliti programmi televisivi, termino qui il mio resoconto dalla capitale della moda italiana ed annuncio a voi tutti Signore e Signori che questo è finalmente e davvero tutto!! Dunque alla prossima passerella! (Erica Trincanato)